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Channel: Misantrophia.
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#81

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Francamente non so perchè mi seguite.
Non so perchè siete così tanti, nè perchè mi scrivete spesso dei commenti che mi fanno sorridere.
Però vi dico grazie.
GRAZIE DI CUORE.
Quando intrapresi la selva oscura di Blogspot mai avrei immaginato di poter trovare voi.
Tutti voi che ad ogni post mi fate sentire la vostra presenza (non quel tipo di presenza eh!).
Mi fate sentire un pizzichino speciale.

Ma ora bando ai sentimentalismi che sono poco credibile!
Ancora una volta salta il post del giovedì. Ho dovuto sfare la valigia sotto minacce di mia madre e ci ho messo una vita. Inoltre qua in camera mia fa un caldo africano! Sono costretta a stare in braette -altro termine delle mie parti che significa mutande-, così quando mi alzo dalla sedie ho il deretano a scacchiera, col ventilatore puntato addosso e il mio bel litro di aggeggio drenante. Per eliminare i liquidi in eccesso, sapete. Dicono funzioni. Allora era meglio se mi compravo anche un pacco di Pampers.
E in più -altra mera giustificazione- sono dietro ai preparativi per festeggiare il mio compleanno, domani sera.
Vago per casa come un pollo senza testa per il nervosismo.
Ve l'ho già detto che il meteo preannuncia acquazzone biblico? No? Bene! Questo era ovvio! Mettetevi in ginocchio e pregate affinchè domani non piova, forza!
Vestito lungo domani sera. Per la gioia di Vu e Di. Ce l'avete fatta a convincermi, troiacce! Lo so che state leggendo!

Altra comunicazione di servizio:
io e quel buon uomo di Cervello Bacato abbiamo deciso di fare qualche post in collaborazione.
Da due menti perverse come le nostre, deve per forza uscir fuori qualcosa di sensazionale.
Sta a voi suggerirci gli argomenti di cui vi piacerebbe che parlassimo! 
Sbizzarritevi! Pensate! Spremete le meningi e diteci!
Che la forza sia con voi. E con me. E con noi.

#82

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No vabbbè, ero qui che aprivo Paint e lo chiudevo.
L'ho fatto per diverse volte. Volevo coprire i volti, tipo quelli in tv che si fanno oscurare il viso e mettere la voce da Paperino. Ma poi se coprivo quello di tutti e il mio no passavo da egocentrica. Dopo mi guardavate tutti e mi mettevate in imbarazzo. Come quando tutti cantano tanti auguri. Dio, pagherei per vedere la mia faccia! Troppi occhi addosso mi disturbano non poco.
Ma siccome la mia carissima Nella -nonchè nuova sorella maggiore- voleva vedere il mio vestito, mi sono decisa di 1)postare qua sopra per la prima volta  la mia faccina da culo(non primaprima, dato che la mia era già presente nell'intervista di Cervello )e 2) postare quella di altre persone. Quattro, per la precisione. Quelle che contano veramente.
Roba che non credo farò mai più.
Nella, mi hai messa in crisi! Ma ti perdono. Perdonerei tutto a te.
Perciò, ladies and gentleman, voilà la Mis in versione seriaelegante.
Voi ci credete? Io neanche!

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#83 Guest post in collaborazione col mattacchione di Cervello Bacato

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In questo (citrullissimo) post verrà trattato il seguente argomento: il KARMA
Cervello:
Ehmm... Gnègnè prova prova buurp (rumore di rutto)... Ciao MisaMisa, come stai? Ti piace il soprannome che ho appena deciso di darti?

Misa:
Ho le chiappe strinate dal sole! Mi sento come un polletto nel girarrosto! Per il soprannome non male! Sembra un personaggio di un manga!

Cervello:
E infatti lo è! Mmmm polletto al girarrosto... Ok, torniamo in noi che poi tuo moroso m'ammazza se mi vede sbavare pensando a... Ecco! C'ho l'aneddoto sul Karma io! Te lo devo proprio raccontà perché io non credo al Karma però porcocazzo...!

Misa:
No dai, Emmeè tanto buono! Dimmi sta cosa del karma dai! Sai che qualche giorno fa ho visto una puntata di Grey's Anatomy che trattava proprio quel l'argomento?!? È destino! O intestino....

Cervello: 
E' anche un po' di intestino, perché mi sono scacazzato addosso!.. Vabè, non nel senso letterale ma c'eravamo vicini...Sicché c'eravamo io, Gionnimolla (perché è rilassato e molleggiato come una molla) e L'uomodelleCrocere, (così detto perché ha un cognome che ricorda una nota compagnia crocerifera.) N.B Soprannomi inventati al momento, se fanno pietà incazzatevi col caso che ha voluto li nominassi

Misa:
Con il karma! Il destino! L'intestino!

Cervello:
Si ecco, di gente con cui prendersela ce n'è... Ora, dovevamo prendere un regalo di compleanno e siam partiti con la vecchia panda di Gionnimolla per andare in Vicenza. D'un tratto il proprietario scende che si deve comprare i ravanelli per la pasta ai ravanelli mentre io e L'uomodelleCrociere usiamo la sua vecchia panda per raggiungere un sexyshop...

Misa:
Uuuuuh, Cervello erotico!

Cervello:
Lo sono, l'ammetto. Ma il regalo era per una donzella e noi vogliamo sempre fare bbei regali. Si cercava un pene gigante gonfiabile da usare come materassino...

Misa: 
Ommioddddddio! Ma dev'essere una cosa bellissima! Maaaa, non è che qualcuno di voi, nell'attesa di consegnarlo, c'ha fatto un giro sopra? Non in quel senso......

Cervello:
A questa domanda non posso rispondere, perché non voglio trasformare il tuo blog in un contenitore d'erotismo e pornografia molesta... Non mi pare il caso dai :D

Misa:
Cinquanta sfumAture misantrophhhe!

Cervello:
E allora quindi m'ero messo io alla guida della panda vecchietta, e L'uomodellecrociere al mio fianco. Ci dirigiamo verso il sexy shop... A quel punto mi viene l'idea!!!!! : E se chiamassimo per telefono Gionnimolla dicendogli che abbiamo fatto un incidente e che abbiamo rotto la macchina?!

Misa:
Posso immaginare il seguito..

Cervello:
L'uomodellecrociere risponde che no!, non bisogna mai tentare il karma con cose negative, che poi quelle accadono sul serio...
Ti pare che io possa credere a ste baggianate?

Misa:
Figuriamoci!

Cervello:
Decido di non chiamarlo comunque, vista la faccia sua preoccupatissima. Arriviamo al parcheggio, tutti sudati che era caldo. Scendiamo... Chiudo la porta... E qui il Karma stronzo arriva....

Misa:
Racconta!

Cervello:
Dico al mio amico, conoscendo la paura di Gionnimolla, ''Che sia il caso di chiuderla a chiave? Che magari poi gli rubano qualcosa, anche se non c'è niente in macchina...'' ''Eccerto'' mi dice lui. E allora io metto la chiave nella porta, e giro verso destra... Non si muove,... E allora giro a sinistra, e si muove, e quindi ruoto la chiave un po' finché non si ferma ed estraggo la chiave......
Era successa la merda.

Misa:
Si è troncata la chiave?

Cervello:
Come fosse fatta di ricotta....
Metà chiave dentro, metà chiave in mano.......

Misa:
Che meraviglia! Che splendore!

Cervello:
''Te l'avevo detto che non dovevi scherzare col Karma!!!'' mi fa L'uomodellecrociere

Che bestemmie!!!

Ci guardiamo, e chiamiamo il proprietario della panda, distante millemila chilometri da noi... Mezz'ora sicura a piedi, ecco...

Misa:
Gionnimolla deve aver perso tre quarti di vita!

Cervello:
''Oi Gionnimolla, c'è un problema...''. ''Dimmi, dimmi'' mi fa lui. E io gli spiego della chiave, e dall'altro lato della cornetta v'è il silenzio, il vuoto, l'universo e lo spazio infinito pieno di nulla... ''Oi ci sei ancora o sei rimasto secco?!'' gli chiedo un po' agitato un po' divertito... E lui mi dice che... Beh, non sa che cazzo fare adesso! Non ci resta che metterci a ridere, sotto il sole bollente...

Misa:
Mani a guasto, come si dice da me! Allora te ne racconto una io!

Cervello:
Eh, il genio aveva due chiavi attaccate al mazzo, ma non le avevo viste.. E scusandosi (non so con chi) ha svelato che una è per le porte, l'altra per il motore... Ho usato la sbagliata.. Eccheccazzo!
Spero sia stato più gentile con te!

Misa:
Ero in seconda superiore (la prima seconda superiore, perché ne ho fatte due, giusto per non farmi mancare niente). Biascicavo la mia Vigorsol già da un po'. Quelle alla liquirizia, col pacchetto nero.

Cervello:
Bontà divina!

Misa:
Il sapore buono ormai era finito, e avevo l'impressione di avere un pezzo di gomma della macchina in bocca. Magari la sputo. No, ma chi me lo fa fare di alzarmi! Sputo così a caso, come un lama. Dove va, va. 

Cervello:
Avrei probabilmente usato la stessa soluzione logica... Però non credo l'avrei attuata.. Sono un po' colpito... 'ndo l'hai tirata?! 

Misa:
Mi siedo al mio posto. Seguo la lezione di italiano aspettando ricreazione per uscire. La Campanella suona e io mi alzo. Solo che mi sentivo... Come dire.. Legata alla sedia.. Non affettivamente parlando.. C'ero proprio attaccata! Praticamente la Vigorsol era finita sulla mia sedia, io non me ne ero accorta e l'ho covata per due ore buone. Non ti dico quanto ho dovuto lavorare per staccarla dai jeans!

Cervello:
Una bella gomma sciolta su cuulooo! Meno male non m'avevi in classe, t'avrei presa in giro per sempre :D

Misa:
Maledetto!

Cervello:
Direi che sei stata punita per la tua pigrezza insomma...

Misa:
Finirò all'inferno!

Cervello:
Il Karma è uno schifoso moralista! Chi si crederà d'essere poi?!

Misa:
È malvagio! Io ho paura!

Cervello:
Destinata a nuotare in una piscina di gomme da masticare masticate e piene di bava che ti tengono sotto.

Misa:
Che schifo!! Maaaa, secondo te karma e destino sono parenti?

Cervello:
Io potrei stare a bordo piscina a ridere e a riscaldare le gomme col phon per capelli Perché son gentile!
Mmm non saprei, ma forse chi ci legge lo sa! Voi giovani telespettatori lo sapete per caso? E c'avete qualche bastardata del Karma da testimoniare? Che in caso lo denunciamo per... Per...

Misa:
Bastardaggine!
A me, parlando di destino, mi mette ansia immaginare che ognuno di noi ha già scritto tutto. Un librone enorme colmo di roba scritta.

Cervello:
Il destino non esiste... L'intestino forse esiste, ma pure questo... Ho seri dubbi. C'è chi non caga mai ad esempio.... Ma insomma ecco, direi di lasciar la palla ai nostri stronzi... Ehm, simpatici lettori! (sì, ho insultato il tuo pubblico, il Karma mi punirà?)

Misa:
Il Karma punirà entrambi per averlo preso per il culo cosi! Mettiamoci al riparooo! Scappiamo tuttiiiiii! Non prima, però, di aver ascoltato qualche storiella di voi stro.. Figoni che leggete ;)

#84 Premio Liebster Blog Awards (again!)

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Eccomi di nuovo per rispondere ad un tag ormai conosciutissimo, sia da me che da voi.
Kiccolina mi aveva taggata quasi un mese fa ma, per colpa delle vacanze (ste stronze!) e dei mille impegni che l'estate richiede, posso rispondere solo adesso.

Riepiloghiamo il da farsi:
1. Rispondere alle 11 domande poste dal blog che ha assegnato il premio
2. Premiare 11 blog che hanno meno di 200 followers (e questo lo salto perchè perderei l'intera stagione autunno-inverno)
3. Porre loro 11 nuove domande, informando loro di aver ricevuto il premio.

C'mon!
1) QUAL’è L’ORIGINE DEL NOME DEL TUO BLOG?
Se andate a leggere su Wikipedia il significato della parola "misantropia" capirete tutto. Per chi non ne ha voglia, ve lo spiego io molto semplicemente: la misantropia è la sfiducia nel genere umano. L'attitudine all'antipatia e alla sfiducia verso le altre persone. Questa è la definizione. Ovviamente non sono così esagerata, ci mancherebbe! Ho scelto questo nome dopo aver constatato alcune di queste cose: sono poche le persone che trovo simpatiche a pelle; tendo a fidarmi poco (dopo tutto quel che mi è successo, soprattutto per quanto riguarda il campo amicizia); Dottor House e Dottor Cox sono personaggi con un profilo misantropo. In alcuni loro aspetti mi ci ritrovo molto (specie nel Dr. Cox) sicchè quale nome migliore per il mio blog se non "Misantrophia"?
2) PERCHè HAI APERTO IL TUO BLOG? CHE ASPETTATIVE HAI?
Ho avuto un blog fin dai tempi del Windows Live Space di Msn. Mi divertivo un sacco a modificarlo con moduli colorati, sfondi sbrilluccicosi e gif. Poi passai alle robe serie, a Splinder, dove ho conosciuto alcuni di voi che leggo tutt'ora. Quando seppi della chiusura imminente di Splider andai nel panico! Dove vado ora?!?!?! Provai con Wordpress, ma tutta quella serietà, chiamiamola così, mi schifava. Così passai a Blogspot. Inizialmente volevo fosse una cosa seria, senza tanti discorsi a bischero. Una sorta di diario dove potevo sfogarmi. Ma, come i miei lettori ben sanno, non è facile per me non fare discorsi a bischero. Così ho aperto le porte alla me stessa folle che voleva imporsi ed eccomi qua. Con un blog che parla di tutto e di niente ma che, sicuramente, mi da tante soddisfazioni.
Le mie aspettative? Mmmmh, non saprei. Spero solo che questa voglia di scrivere e condividere attimi della mia vita non sparisca mai.
3) COSA NON SOPPORTI DI VEDERE O LEGGERE NEL BLOG DELLE ALTRE BLOGGER?
Diciamo che non leggo molto volentieri i blog monotematici. I fashion/beauty blog, ad esempio. A parte il fatto che a molte persone piace ostentare il fatto di potersi permettere capi, accessori e seghine varie da 500 e passa euro. E poi, dai, ne spuntano così tanti! Gira e rigira le cose sono sempre quelle! Recensioni sugli ombretti Mac, sugli smalti Sugar (?) della Kiko, i danni dello shatush, gli shampoo-cacca, l'outfit con l'accessorio color Tiffany (che ormai è diventato un vero e proprio colore, a quanto pare), le JC con la zeppona. Via, un branco di cloni di cloni di cloni! Mi piace scoprire qualcosa delle persone. Qualcosa della loro vita che non si limiti a pennelli, shopping e review. Si, qualche blog del genere lo leggo volentieri. Sono una donna anch'io e un pizzico di vanità nel sangue ce l'ho! Ma leggo solo chi va anche oltre alla bellezza e allo shopping.
4) DOVE HAI PASSATO O PENSI DI PASSARE LA TUA VACANZA?
Come lo scorso anno, sono stata a Marina di Cecina/Vada. Una parente di Emme, con un cuore grande come il mondo, ha una casa laggiù e ogni anno ce la presta per quanto tempo vogliamo. Una casetta piccolina, ma con tutti i comfort. Ho fatto 15 giorni di mare. Mi sono abbronzata e mi sono divertita. Che si vuole di più?
5) LA CITTà DEI TUOI SOGNI?
Cadrò sicuramente nel banale. Il 70% di voi avrà risposto così. New York. Sogno di andare a NY. Non importa per quanto tempo, non mi importa di piantare la tenda laggiù e rimanerci per sempre, no. Basterebbero 15 giorni. Io, Emme e qualche amico. Basta.
6) COSA NON DEVE MAI MANCARE NELLA TUA VALIGIA?
Un libro. Perchè io soffro se non ho un libro sempre con me. Mi rassicura.
7) LA TUA PAURA PIU’ GRANDE?
La solitudine. Credo sia la paura di ognuno di noi. Ho paura di rimanere da sola. Di ritrovarmi vecchia, in una casa enorme, silenziosa, piena di gatti. Un pò come quella donnina dei Simpson. 
8) COSA VORRESTI DIRE ALLA TUA MIGLIORE AMICA, MA NON HAI MAI AVUTO IL CORAGGIO DI FARE?
Phuà, qua potrei scrivere un libro. Ci sono tante cose che non le ho mai detto perchè sono riservata. Ed è una cosa che non sopporto perchè mi frena in molti frangenti. Vorrei dirle che quando non ci vedevamo più per problemi che noi sappiamo, mi mancava tanto. Raccontavo al resto del gruppo le nostre avventure e speravo, un giorno, di presentargliela. Di portarla in giro con noi a far baldoria.
Vorrei dirle che ho sempre pensato che la nostra fosse vera amicizia. Solo la nostra. Che tante persone sono entrate e uscite dalla mia vita come un soffio, ma che lei è sempre rimasta lì. Ferma. Anche se non la vedevo, io sapevo che la nostra amicizia era lì. Che il rapporto matto che abbiamo non sarebbe mai cambiato.
Vorrei dirle che aver recuperato tutti gli anni persi mi ha resa felice, felice perchè ritrovare una sorella è sempre bello. Che passare le giornate con lei, i pomeriggi, le serate e, spesso, anche le notti, mi colora la vita. Che andare in giro con i rispettivi donzelli è sempre un'avventura. 
Vorrei dirle che essere rimaste le solite sversate è fantastico. Vorrei dirle semplicemente che le voglio bene. Col cuore. Ciao ! Comunque puzzi. Zzzzzàààààà!
9) QUAL è IL TUO PORTAFORTUNA O GESTO SCARAMANTICO?
E a che servirebbe, visto che sono eternamente legata alla sfiga?
10) QUAL è LA TUA FAVOLETTA PREFERITA?
Sono indecisa tra Pinocchio e La bella e la bestia. Su Pinocchio c'ho fatto pure la tesina per la maturità!
11) SE VINCESSI ALLA LOTTERIA, QUALE SAREBBE LA PRIMA COSA CHE FARESTI (non dire fare beneficenza che tanto non ci credo Con la lingua fuori)?
Beneficenza! Senza ombra di dubbio! No, dai. Cioè si, anche quella. Veramente. Prima, però, un paio di viaggetti, un pò di folle shopping (sono una donna anch'io, lo ricordo) e aiuto chi ne ha bisogno. La felicità che gusto ha se non la si condivide?

Le mie domande sono:
1:IL CONCERTO PIù BELLO AL QUALE HAI PARTECIPATO QUAL'è STATO?
2: RACCONTAMI LA TUA PRIMA DELUSIONE D'AMORE.
3: MA SOLO IO ADORO INFIERIRE CONTRO LE EX DEL MIO RAGAZZO, O LO FATE ANCHE VOI?
4: HAI A DISPOSIZIONE UNA MACCHINA FOTOGRAFICA CON UN SOLO SCATTO. COSA FOTOGRAFI?
5: QUELLA PERSONA TI HA FATTO DAVVERO MALE. SFOGATI. TIRA TUTTO FUORI.
6: QUALE SCENA DI UN FILM GIRERESTI?
7: QUAL'è IL FILM CHE NON TI STANCHI MAI DI GUARDARE?
8: UN PERSONAGGIO FAMOSO CHE TI PORTERESTI A LETTO SENZA RIGIRI DI PAROLE.
9: SE TU FOSSI FACCIA A FACCIA CON BERLUSCONI, CHE GLI DIRESTI?
10: HAI LA POSSIBILITà DI METTERE IN ATTO UNA LEGGE. QUALE SAREBBE?
11: DOPO TUTTE QUESTE DOMANDE NONSENSE, MI SEGUIRAI ANCORA?

Come già anticipato non taggo nessuno perchè non mi va di andare a cercare chi ha meno followers. E poi che è sta discriminazione che bisogna premiare solo quelli con meno di 200 followers?! Chi ne ha di più è stronzo?! Se qualcuno di voi decide di farlo, mi scriva nei commenti che vado a leggere!

#85

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La vita è un'enciclopedia di sapere. Se sai come e quando aprire gli occhi ti insegna che è una bellezza.
Alla faccia di quei mattoni della Treccani, Treggatti e Trettopi.
E Trecivettesulcomò.
La vita mi ha insegnato che ci sono due tipi di sbronze. Quelle volute e le sbronze per caso.
Ecco, venerdì mi sono trovata nel limbo che persiste fra le due.
Non facevamo seratona da un secolo, sicchè ci organizziamo e decidiamo di andare a ballare. Mi ci diceva. Avevo voglia di scatenarmi con Vu, Di, Ma e i nostri donzelli.
Corse fra stradine sperdute, buie, strette per arrivare prima di mezzanotte ed entrare gratis, sapete, la crisi.
Ovviamente siamo arrivati a mezzanotte e dieci e l'abbiamo presa nel fiocco. Strano!
La meraviglia ha inizio appena abbiamo messo piede nel locale.
Con nonchalance ci mettiamo -anzi no, ci mandiamo gli uomini- in fila per prendere la bevuta.
Andiamo sul classico -e sul pesante- e noi, il trio delle meraviglie, ci facciamo prendere un'Invisibile alla fragola. Quattro bianchi e succo di fragola, per chi non lo sapesse.
Primo sorso. Mmh via, non è tanto forte, ho sentito di peggio.
Di: "Oh, però è bono eh!"
Misa: "Certo!"
Di: "Oh, si fa a metà di quello di Vu? Non l'ha praticamente toccato!"
Misa: "Vai!"
Quindi ad inizio serata io e Di, mia nuova compagna di sbronze, ci eravamo già riempite lo stomaco con un'Invisibile e mezzo più qualche sorsata di Cuba. Bbbene, fin qui tutto bene.
Il delirio ha inizio nella sala rock. Sarà stato il caldo, la gente, i Blink che mi facevano saltare come un capriolo montano, il ragazzo con il kilt che ci ha destabilizzato, ma lì dentro tutto iniziava a fare effetto. Su tutti. Anche chi aveva preso solo una birra lì dentro ha fatto il botto.
Cambiamo sala. Cambiamo bicchiere. Cambiamo bevuta.
Di nuovo Cuba, di nuovo Invisibile e in più qualche sorsata di una bevuta senza nome.
"Oh Dany, ma che è?" "Boh non lo so! Te bevi". Ok!
Danyè l'amico d'infanzia, quello che è come un fratello, che sa tutto di te. Danyè l'amico che fa bere Emme come una spugna. Anzi no, che fa bere tutti noi come spugne. Ti persuade come il canto delle sirene dopo qualche bicchiere.
Passiamo alla sala... Minimal? Hardcore? Cos'era? Fattostà che quella era la sala della fattanza. La gente stava appoggiata contro il muro e si dondolava.
Io e Di si rideva. Vu diceva che eravamo ubriache marce.
Ma davvero? Boh, con questa scusa ci siamo attaccate anche noi al muro e imitavamo la gente. E mi rendo conto solo adesso che abbiamo rischiato la vita: accanto a noi c'era una tipa di almeno 150kg, strippata dentro a degli abitini succinti che si teneva ad una rete (?) e ballava e noi, alcolizzatamente ingenue, le facevamo il verso.
Altro cambio sala. Cambia la sala cambia il grado di alcool che io e Di riusciamo a reggere.
Un altro 10% e superavamo il limite massimo. Ma non lo sapevamo! Così ho preso un altro Invisibile a metà con Emme.
Ballavamo io e Di, ballavamo come se non avessimo un domani! Non ricordo nemmeno le canzoni che passavano! Ricordo solo che ballavo, che Dany diceva ad Emme che aveva fatto 100 a trovare una come me, che ho visto passare il ragazzo di mia cugina e l'ho ripetuto almeno 100 volte perchè non ero sicura di averlo visto sul serio, che dicevo di vederci ma non ci vedevo (?), che Emme ha rovesciato una bevuta sui miei pantaloncini e sui piedi di Di, che uscendo dal bagno ho sbattuto la porta addosso ad una tipa e che arrivata a casa, una volta rimasta sola, mi sono dovuta sedere davanti al cesso per colpa della nausea.
Non ho vomitato.
Di si.
Oggi ho visto i video.
UNA VERGOGNA.
Piccolo assaggio di una delle mie grandi performance

#86

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Ehilà, ciao. Vedi, quando arrivo col foglio bianco davanti, tutto è confuso e non so più cosa dire. Quelle mille parole che ho in testa quando sono in compagnia di me stessa, svaniscono per magia. Sono venuta a trovarti oggi, dopo tanto tempo. Forse sono una cattiva persona a non venire così spesso, ma qualcosa mi blocca sempre. Vado o non vado, mi domando. Poi non vengo mai. Ma questa mattina, dopo una notte trascorsa dividendo il letto con il temporale, l'angoscia e la tristezza, sono venuta a farti visita. La frase "andiamo a trovare nonna" non riesco più a pronunciarla. Non ha lo stesso significato di un tempo. Davanti al cancello c'era un signore con un cane. Un bassotto magrolino, con due orecchioni immensi e il pancino bianco. Scodinzolava. Non ho potuto fare a meno di fermarmi ed accarezzarlo. Era felice. Mi è saltato addosso e mi ha inzaccherato il braccio di fango. Avevo il segno delle sue piccole zampette. E' stato simpatico. Come se avesse voluto darmi coraggio, farmi sorridere. Il suo padrone era cupo, ma ha sorriso anche lui quando mi sono fermata. 
Ho percorso quel viale, fra una faccia in bianco e nero e l'altra. Cercavo di immaginare le loro storie mentre i piedi affondavano nel ghiaino chiaro. L'odore di solitudine che c'è lì ti penetra dentro. I cipressi incorniciano quel senso di pace, pace triste, che regna lì dentro. Silenzio. Non c'era nessuno. Solo i nostri passi. Ho zigzagato fra quelle Madonne addolorate e quei Cristi sofferenti fino ad arrivare a te. Guardavo la tua foto con lo sfondo verde. Mi domandavo perchè proprio quella foto in cui sembri così malata. Guardavo la statua del Cristo che veglia sopra di te. Inquietantissima. 
Non so mai cosa fare quando sono davanti a te. Resto lì immobile, con le mani in mano e ti fisso. Caccio in gola quella matassa di tristezza che cerca di salire su e ti saluto. Ti dico sempre le stesse cose. Ti saluto e ti dico che mi manchi. Una volta compiuto questo penoso rito, mi domando se dovrei pregare. Nello stesso tempo ascolto il vento e, anche nella mia mente, resto zitta. Taciturna anche nei pensieri. 
Mi incamminavo verso l'uscita e pensavo che era assurdo che fosse già passato un anno. Vorrei poterti raccontare per bene tutto quello che è successo in questi 365 giorni, ma fatico a ricordare tutto. Quindi spero che tu abbia visto tutto dalle prime file.
Sono andata a messa. Alle 8.30 ero in chiesa dopo tanto tempo. Tutti i fedeli mattinieri erano nella cappellina accanto alla chiesa. Una stanzina piccola e afosa. Eravamo pochi. Mi sono seduta. Mi sentivo quasi a disagio. Guardavo il prete, anche se poco lo tollero. Guardavo quanta cura mettesse in quei gesti. La calma che si prendeva, la posatezza con cui posava il leggìo. Si capiva che quella era la cosa che faceva con dedizione da sempre. E un pò l'ho invidiato. Aveva un obiettivo tosto e l'ha raggiunto. Io mi trovo spersa. Non so dove girarmi, nè da dove cominciare nonna. Non so se sono un fallimento della natura o se è una cosa normale. Che ne pensi te? Mi dovrei preoccupare? Quando c'eri, in casi come questo, ti raccontavo tutto ridendo senza buttarla troppo sul serio. Mi stringevi fra le tue braccia un pò cicciottelle e mi dicevi "Dai Cica". E io respiravo il tuo profumo, poggiando la testa su quei vestiti pieni di fiori che ti mettevi. Cercavo di circondarti con tutte e due le braccia. Chiudevo gli occhi, consapevole che un giorni quegli abbracci non ci sarebbero più stati. Ma sembrava sempre troppo, troppo presto. Scacciavo quel brutto pensiero. Non era ancora l'ora. Non lo era mai.
Quando vedo il cartello con scritto "Vendesi" sopra la porta di casa tua, capisco che quel momento è arrivato. E' piombato prepotente un anno fa senza nemmeno avvisare. Un anno fa te ne sei andata per sempre, nel cuore della notte. Hai fatto un bagaglio con dentro la tua semplicità, la tua gentilezza, la tua simpatia e un pezzo bello grande del mio cuore e sei partita per sempre.  
Guardo quella casa dove ho passato un vita, in balìa di un agente immobiliare. La casa dove ho trascorso estati bellissime, giocato a tombola al calduccio vicino alla stufa a legna dopo il pranzo di Natale, dove ho imparato, grazie a te, le tabelline. Vedo quel giardino dove giocavo con i miei amichetti a nascondino, così spoglio, triste. Solo.
Mi dicevi che quando ero piccolissima e venivo a trovarti, imbacuccata nell'ovetto, mi mettevi a pancia in su sopra il tavolo e ridevo. Sgambettavo e ti facevo delle sonore risate. Vorrei sorriderti di nuovo nonna. Perchè non sono riuscita a salutarti come si deve. Dormivo, quella notte, e non ho potuto salutarti. Non ho potuto abbracciarti nè respirarti per l'ultima volta.
Ti sogno, ogni tanto, ma quando mi sveglio i ricordi sono sfumati. Però sorrido, perchè so che sei venuta a farmi visita, se pur dentro ad un sogno.
Pochi fiori, come dicevi tu. Ma pensieri rivolti a te, tanti. E spero che questo ti basti.
Mi manchi tanto nonna. Ti voglio bene.

#87

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Comincio così simpaticamente la giornata grazie al mio vicino che, come sempre, sgassa con i suoi motoracci pulciosi sotto la mia finestra. Inizio a sperare in un'autocombustione dei motorini. So che possono. Vi prego.
Cooomunque.
Lucca.
No! Voi non lo sapete! Voi che venite qua in vacanza il mese di luglio o per i Comics!
Non avete nemmeno la vaga idea di quanto questa città sia noiosa e sbagliata e disorganizzata e monotona.
Ieri c'era la Notte Bianca, eventone (l'unico dopo i Comics e il Summer Festival) che fa sentire tutti un pò più lucchesi convinti. Sicchè oh, bisogna -e dico BISOGNA- andare per forza in centro! Sennò siamo delle merdacce!
Io lo sono, so di esserlo, ma ci sono andata lo stesso perchè l'anno scorso me la son persa. Quest'anno dovevo vedere con i miei occhi da civetta (un saluto a Gianni Barba. Per gli amici Barba Gianni. Il bagnino grazie a me ha un nuovo nome e cognome!) cosa succedeva.
Guida di sopravvivenza alla Notte Bianca di Lucca:
1) Usa i piedi. Si, vieni a piedi. Anche se vivi sulle Dolomiti e vuoi passare una serata fra noi pottini tirchi lucchesi, vienici con le gambe. Non prendere mai un mezzo a due ruote, tre, quattro, dieci. Parcheggio te lo scordi. Un'ora e più di girovagare in macchina per poi trovarlo in culonia. Se vieni in bici, 99 su 100, quando torni a prenderla ce ne trovi due (cioè zero. OVO!). Per i motorini è un pò come per la macchina.
2) Sii sveglio. Perchè se sei stanco vedi troppa gente e vai in paranoia. Al posto di ogni faccia vedevo punti interrogativi. La gente mi salutava e, per ogni individuo, mi servivano dieci minuti per mettere a fuoco.
3) Autocontrollo. Perchè la mandria impazzita ti pesterà le ditina dei piedi appena fatte che spuntano timide dai sandali. Ti spintonerà buttandoti contro muri o altre persone. Ti sfreccerà accanto con la bici. Ti pesterà le scarpe da dietro, riuscendo quasi a farti rimanere solo coi calzini in Fillungo.
4) Preparati ad ogni tipo di individuo. Ci sono le "bomboniere", ovvero quelle che si vestono di tutto punto, con tanto di collana di perle al collo, vestitino rosa confetto e cintura sbrilluccicosa.
I "il pipo ce l'ho solo io", quelli che si credono tantissimo bellissimi con i loro mocassini e camicina da 200€ e ti guardano come Brad Pitt guarda una comune plebea. I "briai cronici", quelli che in quell'occasione bevono come spugne marine e vanno in giro per la città a fare discorsi ad ombrello. Che dicono alla tua amica che a lei piace il cazzo (e quello non fa una grinza, dato che sta da più di 4 anni col suo donzello) e che danno a me della troia (e quello di grinze ne fa! Uno Sharpei!) così a gratis. Le "zoccoline da sbarco" che sfoggiano il loro vestitino più corto e scollato e gli immancabili tacco 12. Che siccome in centro ci si cammina bene fra una piastrellina/grata/tombino e l'altro! Stra truccate e stra piastrate. Anche con quell'umidità che c'era i capelli erano ingessati lì. I "genitori col passeggino", che probabilmente è una delle insidie più dure da affontare. Nella bolgia, nella mucchia di persone stipate una contra l'altra come sardine salate, loro si piantano in un punto dal nulla. Così, senza preavviso. E te stai lì fermo pensando che ripartirà. No, non parte. Allora parto io. E nello stesso momento vedi il passeggino che ti attraversa e preghi di non finire in braccio al bambino passeggero. I "ma anche no", quelle persone che non vuoi salutare e te le ritrovi dietro ogni angolo, e devi improvvisarti arrampicatore per evitarli.
5) Mangia prima di avventurarti. Se vuoi un gelato, poi, ti fai una mezz'ora di fila. Se hai sete morirai disidratato prima di avere una bottiglietta fra le mani.
6) Parla piano, perchè se sfotti o parli male di qualcuno, quello sarà lì nel casino dietro di te.
7) Assicurati di avere un antidolorifico, perchè se ti viene il mal di schiena l'è un bel casino.
8) Compagnia giusta, ma quella in ogni occasione. Però lì ci vuole particolarmente, perchè il crimine può salirti da un momento all'altro e ci vuole qualcuno che ti tenga/assecondi.

E' ganza, eh, Lucca?!

#88

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No no, non avete sbagliato blog, son sempre io! La Misa, intendo.
Ho fatto un change generale! Con questa grafica mi sento molto più profeshional! Vi piace?
(Ve lo chiedo per esser gentile, in realtà se mi dite che vi fa un pò oibbò me ne frega poco. Tanto rimane tutto così! Tiè!).
La MiniMe dell'intestazione l'ha realizzata Pudding Zilvy. Purtroppo non riesco a linkarla. Mannaggia! In ogni caso la ringrazio di cuore perchè è stata gentilissima. Vah che amore di disegno oh! Lo so che anche voi ne vorreste uno! Vero? Eh?
Ok, siccome non mi piace terminare il post così sciattamente, di cosa potrei parlare? Del ragno grosso come un gatto che ho visto prima? Oppure della pellicina vicino all'unghia che mi frizza da morire?
Ah ecco! Posso dire la mia sull'argomento top del momento! Ma come quale? Vi illumino subito!
La signorina Cyrus gobboni (o a 90, o prona, o a pecorina, dipende da come lo dite voi) 
davanti a Robin Thicke ai VMA.
Ma che posso dire in più di quello che avete già detto voi?! Ah, voi non avete detto che in realtà, durante l'esibizione poco porno, erano in tre: Miley, Robin e la lingua di Miley. Santo cielo! Ma perchè smascellava come una fattona da sbarco?! Pareva un ruminante messo lì su un palco in preda ad un attacco di convulsioni! A fine serata doveva essere diventata di legno quella lingua oh!
E poi quegli orsetti? Non guarderò mai più un GummyBear con gli stessi occhi!
Per il resto, beh, ha fatto bene! Voglio dire, ok che è stata grezza come un camionista, però si parla di Robin! Un pò la capisco! A me piace lui! Guardate quant'è sexy anche vestito da commesso della FootLocker! Non oso immaginare quanto abbia sofferto quel poveraccio con tutti quegli strusciamenti live!
Povero Thicke, vien da mamma!

Altra cosa: se facessi un'account Twitter mi caghereste? L'idea vi aggrada? 
Inoltre, vi ricordo, che se volete domandare qualcosa, sono qui.

#89

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Parliamo un pò in proporzioni: Misa sta ai compleanni come Enzo Miccio sta alla zappa.
Che, matematicamente parlando, dovrebbe essere: Misa:compleanni=Enzo:Zappa.
Boh, ho sempre avuto 4 a matematica! Non riesco a scriverla nemmeno bene al primo colpo! Matetica! Visto?!

No, io con i compleanni ho un rapporto burrascoso. Tranne quando si tratta del mio, ovviamente! No, non è vero. Smatto di testa pure al mio, lo ammetto.
Però stavolta è stato diverso. Far parte del dietro le quinte di un compleanno è, oltre che stancante devastante e da suicidio, appagante. Soprattutto quando il risultato finale riesce a rendere felice il festeggiato.
Stavolta la festeggiata in questione era Di. La nostra ricciolissima Di. La nuova diciottenne. Quella che ho visto piccolissima infagottata nel passeggino, sbucciarsi le ginocchia alle prese con la bicicletta senza ruotine, giocare con le Bratz. Diciotto anni sono importanti, sognava una bella festa, e noi abbiamo cercato di dargliela.
La sottoscritta per l'occasione
Per prima cosa io e Vu (sua sorella) ci siamo piazzate per due giorni davanti al mio pc per regalarle un video con i momenti più emozionanti della sua vita. Da piccole, le nostre mattate, video dove io e Di siamo sbronze marce, foto pessime e video dove tutti i vicini le fanno gli auguri. Siamo anche state bravine, nonostante la nostra incapacità nel settore e il pc che ha deciso di farci guerra; dal niente si è bloccato e abbiamo rifatto metà video in 40 minuti. Cioè! Cioèèèèèèèè! Roba che ti leva dal mondo! Vagellavo arrivata a quel punto! Ridevo come se fossi fatta, e Vu disegnava pipi sui fogli. Uno me lo sono trovato sotto il cuscino. Dolci buonanotti. Le abbiamo consegnato il video esattamente il 30agosto a mezzanotte. E' andata a finire che mi ci sono messa a piangere commossa, nonostante l'avessi visto almeno 30 volte. Che bischera!
Il giorno successivo, sempre io e Vu, ci siamo svegliate alle 7 (di mattina eh!) per scriverle i nostri auguri sotto casa. Con la maglia di Eminem, gli occhi appiccicati e la voglia di vivere a zero, ho preso una bomboletta. Esalazioni come rena di prima mattina. Che bbbbello! Si torna a letto fino alle 9 e poi parte il vero tour de force. Giri in qua e la per prenderle la torta, tovaglie per la cena, tovaglioli, segatine per decorare la torta, palloncini, festoni. Non ci siamo fermate fino alle 14 circa. Abbiamo mangiato, io mi sono addormentata 10 minuti d'orologio con la testa penzolante come un vecchio barbogio ubriaco al bar, e siamo ripartite per andare a sistemare il luogo della cena. Arrivate là ho gonfiato circa 30 palloncini a fiato e, ripeto, a fiato! Una volta finito avevo lo stesso sprint di Fassino! 
Abbiamo apparecchiato, messo i festoni, i palloncini, sistemato i tavoli, i segnaposti e tutto il resto. Abbiamo smesso alle.. CCCCAZZO, sono le 19.20! Alle 20.30 dobbiamo ri essere qui!
Sicchè volate per arrivare a casa e fare tutto in tempo! Mi sono fatta la doccia, piastrata, truccata (grazie a mia cugina per il trucco! Se mi ci mettevo io, con quella fretta, la mia faccia sarebbe stata un meraviglioso quadro picassiano!), vestita e improfumata. Ho anche messo i tacchi, per l'occasione! Quelli neri col buchino in cima. Quelli che mi fanno stare un ditino del piede ripiegato su se stesso e, dopo un pò, mi perde la sensibilità. Potreste anche amputarmelo e io non me ne accorgerei.
Alla fine la serata è andata benissimo. Diè rimasta entusiasta, e vederla così felice ci ha ripagato di tutta la fatica.
Ci siamo messi i cappellini a punta in testa, come facevamo da piccoli ai compleanni degli amichetti, abbiamo schiodato delle deliziose bottiglie di vino bianco,siamo state servite da un ex spogliarellista in arte chiamato "Il vichingo", mangiato (io) non troppo perchè ho la fisima di passare da cicciona agli occhi degli altri, parlato male della gente, mangiato una torta stra buona e, una volta rimasta solo la mia famiglia e quella di Vu e Di, ci siamo scompisciati dalle risate fino alle 3!
Mia madre ballava "Lauretta mia". Mio padre aiutava a mettere in ordine con tre cappellini in testa. Sembrava un stella.
Ho avuto la conferma di essere figlia loro in tutto e per tutto.

Buon compleanno piccola Di, ti voglio bene.

#90

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Un cane non se ne fa niente di macchine costose, case grandi o vestiti firmati,un bastone marcio per lui è sufficiente.
A un cane non importa se sei ricco o povero, brillante o imbranato, intelligente o stupido..se gli dai il tuo cuore lui ti darà il suo..
Di quante persone si può dire lo stesso? Quante persone ti fanno sentire unico puro speciale? 
Quante persone possono farti sentire..straordinario?


Questo perchè ho visto la sofferenza di un'amica nel perdere la sua compagna di vita. Perchè l'ho vista piangere con questo corpicino in braccio. E mi sono sentita così inutile capendo che un abbraccio non sarebbe mai e poi mai servito ad eclissare anche solo una minima parte del dolore che la lacerava dentro. Non ero d'aiuto perchè piangevo anch'io, perchè soffrivo con lei come se quel batuffolo fosse stato mio. La era uno di quei cani che non ti massacrano di feste quando ti vedono. Lei si avvicinava quatta quatta, scodinzolava un pò e ti guardava. Non le vedevi gli occhi, ma riuscivi comunque a capire che lei ti stava guardando. E sorrideva. Si, perchè aveva quell'espressione che sembrava sorriderti sempre. Era una guerriera. Ne aveva passate tante ed era sempre riuscita a rimettersi in piedi più forte di prima.
Purtroppo stavolta ha perso la battaglia. Ha dovuto arrendersi e mettersi da parte. 
Sono andata a salutarla per l'ultima volta ieri. Mi sono seduta accanto a lei. Mi guardava mentre le accarezzavo il ciuffo di peli sulla testa. Sembrava che, dalla sua immobilità forzata, volesse salutarmi. Le ho spostato il pelo che le cadeva come sempre sugli occhi. Le ho detto addio.
Detesto la mia forte sensibilità. La detesto sul serio. Ma, in compenso, stimo la forza d'animo della mia amica. La stimo sul serio e, anche se non credo leggerà mai tutto ciò, la stringo forte.
, scorrazza come una matta sul Ponte Arcobaleno, mi raccomando! Fai vedere a tutti chi sei, lassù!

#91

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Insomma ieri ero lì, nella sala d'aspetto ambulatoriale. Nulla di grave, dovevo farmi segnare delle analisi perchè un controllino dopo quarant'anni ci voleva. 
Mi hanno costretta in realtà, occhei. Io ho paura degli aghi e rimandavo il momento a data da destinarsi (tipo anno poi del giorno mai), ma alla fine via, devo andare a segnarle.
Tanto ci sono tre mesi di tempo, in questi tre mesi potrei anche aver fatto il fagotto tipo Calimero ed essere emigrata  in Uganda a raccogliere pomodori, che se ne può sapere noi!
Comunque, ero lì nel mio piccolo spazio vitale sul divanetto. In alternanza, in religioso silenzio, mi fissavo i piedi e le piastrelle a scacchi del pavimento. E' una situazione che mi mette particolarmente in soggezione. Poi son passata a leggere cose che non mi interessavano per nulla sulle riviste che sono lì dal 300 a.C, tipo le trombatine della Pellegrini. Ma lo sapevate che ha poche sopracciglia?! No, io devo star zitta perchè sono un pò glabra anch'io lassù, ma anche lei eh! Oppure le creme da 200€ a grammo che, voglio dire, sticazzi!
E mi guardavo la gente che condivideva l'attesa con me:
I vecchini che sono lì da ore: li vedi subito. Sono lì comodi comodi da ore. Come se fossero sulle poltrone di casa. Ti sorridono, col sorrisino infimo, quasi a dire "guarda che ci sono prima io carissimo, dovevi arrivare all'alba per precedermi". Loro sanno tutto! Sanno se il dottore arriverà in ritardo, con che mezzo, il colore delle scarpe. E ti spaventano anche un pò.
I lettori accaniti: che inforcano gli occhiali e, presi dalla lettura, sfogliano tutte le riviste fra una leccata di indice e l'altra. Quante bave avranno risucchiato quelle pagine?! E poi, comunque, chi decide quali riviste mettere nelle sale d'aspetto è un pò razzista eh! Solo riviste per donne! E gli uomini?!
Le mamme coi bimbi: arrivano cariche di giocattoli, peggio dell'Incaba! I pargoli che vagano per la stanza urlanti. E senti "sssh" ogni due secondi, che se ti scappa la pipì vai subito perchè la fai lì!
Quelli che ti squadrano: e stanno attenti a non farsi vedere. Ma tu li vedi lo stesso. E non riesci a non riguardarli perchè devi controllare se ti riguardano! Così poi la gente pensa male. Si entra in un circolo vizioso finchè uno dei due non alza i tacchi per primo.
Quelli niffiti: che sono un pò come i vecchietti. Perchè sembra che ce l'abbiano con te se sei arrivato prima di loro! Ti fanno venir voglia di cedere il posto e darsela a gambe per poi tornarci la volta dopo. Ma tanto li rincontrerai, nel tuo cammino, e saremmo alle solite. Sicchè.
La figona: magrissima, abbronzatissima. Capelli lunghi fino ai calcagni biondo platino. iPhone5 in mano. Si siede accanto a te, inondandoti di profumo così dolce da farti salire il diabete anche se non ce l'hai. Spipita con il cellulare, non curante delle 50 paia di occhi che ha addosso.
Il sornione: quello che è lì e non sa manco lui il perchè. Con l'aria assonnata. Uno sbadiglio qua e là. Ti guarda pensante. Sonnecchia. Ti riguarda. E a te verrebbe voglia di prenderlo, portarlo fuori e dirgli "guardi, vada a casa che va tutto bene. Ci riproverà un altro giorno".

Comunque le sale d'attesa sono posti malvagi, sappiatelo.

#92

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Non ci sono storie. L'estate è finita. Per quanto io mi ostini a stare mezza nuda di sera -facendomi congelare gli arti- o per quanto insista ad andare al mare col cielo nero morte, l'estate è finita. Eh si cari amici, ci siamo. Riponiamo pure shorts, canottiere e vestitini. Via ai piumoni, felpe e calzini sopra i pantaloni del pigiama, che più anti stupro di così si muore.
La mia testaccia si convince della fine di questa adorabile stagione quando arrivano le giostre. Presente il "Settembre Lucchese" che voi forestieri tanto amate? Quello che crea file di macchina lunghe come la quaresima sulla circonvallazione, quello che fa riempire casa di padelle -perchè alla fiera mamma si lascia imbambolare come un allocco-, quello che, quando torni a casa, puzzi di fritto come non mai. Ecco. Proprio lui.
Le giostre mi svegliano da quel torpore. Quest'anno avevo detto a me stessa "no, fino a metà settembre io le giostre non le voglio nemmeno vedere". Convinta della scelta fatta. Nessuno mi avrebbe fatto cambiare idea. Mai.
Il 24 d'agosto ero già lì. Capite? Il ventiquattrodiagosto. Mi sono fatta schifo da sola, credetemi. 
Ogni anno le stesse cose: polvere a quintali, sassi che ti entrano nelle Converse -e non te li puoi levare!-, gente che porta il cane perchè ora fa figo avere il cane appresso, musica pessima, solite facce, gente che devi salutare per forza anche se non ti va, spintoni, parcheggi rari come la mosca bianca.
E voi, amici che venite da Città Laggiù, fate dei sonori chilometri per venire qua da noi e godere di tutto ciò.
Perchè? Sono io che ho un allevamento di allodole nel cervello, o siete voi stolti?
Lasciate perdere i set di padelle magiche, che tanto non funzionano. Non spendete patrimoni sulle giostre. Non li mangiate i frati e i bomboloni fritti e ri fritti nell'olio del 1960, che poi ingrassate e vi lamentate. Non fate i padroni sulle strade, perchè sennò io prendo un trattore e vi schiaccio tutti come mosche, se mi beccate nel giorno storto. Non vi piantonate nel bel mezzo del mercato a parlare con gli amici che non vedete dal '20, con passeggini e carrozzine, perchè la gente non ha ancora imparato a volare.
Già Lucca (e i lucchesi) è balocca di suo! Mettetevici anche voi e siamo appppposto!

No, comunque la devo smettere di avercela col mondo eh!

#93

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Presente quei giorni un pò così che dobbiamo affrontare noi donne? Quei 5/6 giorni del mese in cui la nostra pancia si gonfia così tanto che sembra abbiamo ingoiato un melone intero senza masticarlo; il dolore addominale è così potente, in certi momenti, che ti costringe sdraiata a letto. Le tette sono dure come il marmo di Carrara e solo a metterti il reggiseno ululi come un lupo con la luna piena.
Te la prendi per ogni minima cosa. Hai il broncio. Pensi che l'intero pianeta Terra ce l'abbia con te. Piangi dal nervoso se Emme ti tocca insistentemente l'ombelico sapendo che ti da fastidio (storia vera). Mangi come un bove anche se non hai fame. Crackers al rosmarino con la Nutella. Non erano nemmeno molto buoni, ma sentivo che se non li tiravo giù morivo. Si! La missione della mia serata era quella.
Io DOVEVO mangiare quei crackers con la Nutella.
Poi ho leccato il coltello. Tante e tante volte. Non mangiavo così tanta Nutella da un secolo.
Ma il vero punto della situazione, quello a cui volevo veramente arrivare è: i maschi e il ciclo.
Da quel che ho constatato io, i maschietti hanno un rapporto abbastanza travagliato col ciclo. Peggio di noi poveracce che dobbiamo subircelo ogni mese. Loro si vergognano pure a pronunciare la parola mestruazioni. Ok, non è molto bella, suona male. Però però!
Se in un bagno pubblico gli porgi un assorbente dicendo "reggimelo un attimo che cerco una cosa in borsa", ti guardano come se tu avessi improvvisamente mutato aspetto, come se tu ti fossi trasformata in un fauno di bosco. E te lo ridanno subito dicendo "dai oh, ma che sei scema? Che mi dai!". Manco gli avessi chiesto di metterselo al posto mio!
E poi pensano che noi, là sotto in quei giorni, abbiamo una piccola fontana di Trevi. Povera piccola vagiaina, trasformata, nelle loro fantasie, in un idrante da pompiere.
"Si, ma se dormi qui stai attenta eh! Che poi mi macchi il letto!". Ma... Come?... Voglio dire... Più attenta di così? Che devo fare? Ci mettiamo un tappo di sughero? Capace che a mezzanotte salta via e partono i fuochi d'artificio, tipo Capodanno!
La sottoscritta in quei giorni
"Non ti prendo in braccio perchè poi ti sciambrotto e perdi!". Ma che siamo? Rubinetti? Bisogna chiamare l'idraulico? No, al giorno d'oggi costan troppo anche quelli.
"Ma ora via, ma anche quella storia lì, che vorrà dire!". A noi lo dici?!?! A noi poveracce?!?!
Ragazzi miei, davvero, non siamo cascate del Niagara viventi. Non abbiate paura di noi, in quei giorni. L'unica cosa che dovete temere, casomai, sono i nostri nervi! Di quelli si che dovete avere paura.
Però ci sono anche ragazzi che non si lamentano e, anzi, trovano la cosa eccitante. Leggende metropolitane delle mie zone affermano che c'è chi fa lo stesso zumpazumpa in quei giorni.
Che dire? MMMMMMMBBBBBUUUUUUUUààààààààààààààààààààà!
*corre in bagno a vomitare*
No, quello no. No no no no. Mi sale l'aonco solo a pensarci. NO. Perchè? Reprimete i vostri istinti animaleschi per 5 luridissimi giorni! Santo cielo!
Sempre che non siate vampiri. In quel caso un minimo vi giustifico.
Se siete Damon Salvatore, siete giustificati abbbestia proprio.

#94 Prelevami tutta!

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C'è una novità. Nulla di eclatante, ma c'è. Sotto consiglio di Cervello Bacato ho deciso di aggiungere anche il titolo ad ogni post. Fantasia permettendo. Dovete sapere che il vostro Cervellino adorato mi vuole così bene che, ogni tanto, dispensa qualche consiglio ad un povera blogger allo sbando come me. A volte, su Fb, ci facciamo quattro chiacchiere. Il vero lui e la vera me. Lo so che ora voi siete tutti/e gelose! In vostro favore posso dirvi che Cervè ha bisogno di qualche donzellina che se lo coccoli un pò. Quindi, forza donne! Accorrete!
A parte questo, perchè oggi non parlerò di lui -perdonare me, amigo mio-, veniamo al dunque.

LUI. L'unico e inimitabile.

Torno a distanza di qualche ora, praticamente, per raccontarvi il sogno di stanotte.
Io DOVEVO raccontarlo a qualcuno! Qualcuno che non fosse Emme, perchè, si sa, raccontare queste cose agli uomini non fa molta soddisfazione.
La mia passione per Ian Somerhalder ha inizio qualche anno fa. Nel 2009/10. Lo vidi per la prima volta nei panni di Boone in Lost, serie tv che non sono mai riuscita a terminare. Forse perchè sentivo la mancanza di Ian, che lì era anche più giovane. Ma, si sa, il vino più invecchia più diventa buono. Ma bono bono.
Abbandonato Lost e Grey's Anatomy (devo finire pure questo), io e la mia tenera compagna di vita Vu, ci buttiamo su The Vampire Diaries. Non l'avessimo mai fatto!  Da quel momento il degenero ha avuto inizio: conversazioni non adatte ai minori, film mentali a luci rosse, sogni ad alto contenuto erotico!
(Esempio n°1 e n° 2)
Tutto per colpa/merito di Ian.
Altro che i vampiracci di Twilight! Ma quale Edward Cullen! Con quella faccia a bischero, bianco come un cardone, con quel fisichino da pera Kaiser! Volete mettere un bel Damon Salvatore? Fisicaccio, bello come il sole, aRRRRRapante come non mai! Da lui sì che mi farei prelevare il sangue! Tutti i giorni! Mi farei prosciugare come un'acciuga ogni volta che lo desidera! E' proprio quando vedi cose del genere che capisci che la tua vita è completamente sbagliata. Che dovevi nascere altrove, non a Lucca,  essere una figa spaziale e fare l'attrice. Ma vabè. Io l'aspetto. 'Nsi sa mai.Stanotte me lo son sognato. Grazie inconscio per questo regalo meraviglioso. Vi racconto!
La città in cui vivevo era assalita dai vampiri. Quelli cattivi che ti vogliono morto stecchito senza distinzioni. Non so nemmeno se era Lucca! E se mi trovavo ai giorni nostri. Mi ricordo che tutto era grigio, freddo. La nebbia regnava sovrana. La luce del sole non esisteva più. Solo grigiore e devastazione
 Quel giorno c'era più casino del solito. Tutti scappavano. I vampiri erano triplicati. Così come la paura. Ricordo che mi nascosi in una specie di soffitta, sopra ad una stalla, insieme ad altra gente che non conoscevo. Presa dal panico mi rifugio dietro ad una porta. Nascondiglio inusuale, direi! Me ne sto lì in silenzio e aspetto. D'un tratto arriva lui. Ian, Damon o come vi garba di più. Rivoli di sangue colavano ai lati della sua bocca. Con una cattiveria immane fa fuori tutti quelli che si trovavano nella stanza con me. Io mi rannicchio dietro la porta, pietrificata dalla paura. Quando penso di essere finalmente rimasta sola, eccolo davanti a me. Non so se ho rischiato il collasso dalla paura di morire o per la sua bellezza. Fattostà che me ne sto li in piedi, difronte a lui. Con gli occhi spalancati dal terrore. Anche lui guarda me. Vedo i suoi occhi che mi squadrano da capo a piedi. Poi, con mia sorpresa, mi bacia. E, ragazzi miei, era uno di quei baci che te li ricordi per tutto il resto della vita
In quel momento, mentre la sua lingua mi arriva quasi in gola, mi ritrovo a pensare "No, non è possibile che stia succedendo proprio a me! Questo è un sogno e fra poco mi sveglio e ci rimango di merda, come al solito!". E, come se fosse riuscito a leggere nei miei pensieri, mi prende il viso tra le mani e continua a baciarmi come se non ci fosse un domani.
"Ok, io sono Misa e tutto ciò sta succedendo realmente. Ian Somerhalder mi tiene contro un muro e mi sta baciando. Il miracolo è avvenuto!".
Così divento la nuova Elena. Quella originale ci gira sempre in torno, ma lui vuole solo me (cara zoccoletta!). Dovevate vederci, com'eravamo fighi insieme, io e Ian!
Il tutto finisce (cazzocazzocazzo) con noi due che ci baciamo in un prato. Lui sopra di me, con quel giacchetto di pelle nero che ti urla "strappami". Mi dice che avremmo passato la notte insieme.
E in quel momento sento le campane suonare, gli uccellini cinguettare e il mondo diventa finalmente un posto meraviglioso.
Acconsento. Mica son scema, voglio dire.
Arriva sera. Siamo nel mio letto. Lui senza maglia sopra di me. Quella schiena perfetta,  gli addominali scolpiti. Bello da sentirsi male.
Poi Emme accende la luce e mi sveglia.
Così, per la seconda volta, non concludo nulla!
Porcadiquellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

#95 Sconquassamenti

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Ogni tanto mi guardo dal fuori, tipo terza persona, e mi chiedo perchè non ho continuato a studiare e non mi sono iscritta a Psicologia. Ed eccomi lì, proiettata al mio banco, in ginocchio sulla sedia di legno, che dico "No, passato l'esame via i libri". La risposta la vedo. La vedo e mi vedo, com'ero anni fa. Così all'arrembaggio, vogliosa di buttarmi a capofitto nella vita.
Io delle persone, un pò, ne capisco. Da sempre. Chiamatela dote, botta di culo, ma raramente mi sbaglio. Così, a pelle. Io a pelle so già se mi starai sulle palle o meno. E se mi piaci, ti darò l'anima. Anche sbagliando, spesso. Io sono fatta così. Sono buona. Davvero. Non voglio passare per modesta leccaculo, blogger sfigata. Io sono così buona che, anche se mi fai del male, ti giustifico.
E mi piace ascoltare. Tantissimo. Se qualcuno mi parla di sè, dei suoi problemi, delle sue ansie, sono capace di stare zitta una giornata intera per sentirti sfogare. E poi provo a tirare le somme, provo a immedesimarmi nelle diverse situazioni che mi vengono presentate davanti. Dico cosa farei io, penso a cosa sarebbe meglio. E mi piace vedere la gente sollevata, svuotata dai mille demoni che alloggiavano, prima, dentro lo stomaco. Quelli che ti mangiano vivo dentro, che mangiano il tuo appetito, il tuo sonno, la tua allegria. Quelli che ti prosciugano lasciandoti con solo addosso un mantello grigio e pesante.
A me non piace lasciare la gente da sola, soprattutto quando capisco che ha bisogno di qualcuno. Di un appiglio. Non ci riesco. Non credo alla frase ognuno cuocia nel suo brodo. No! Soprattutto se poi si giudica e non si fa niente. Si sta lì col dito puntato. Così è facile, facile lasciare tutto così.
E allora mi ritrovo a chiedermi se sbaglio io, ad essere così disponibile, o sbaglia il mondo.
Perchè io, a fare come faccio, mi sento bene. Mi fa sentire così bene che non vorrei smettere di ascoltare anche a discorso finito.
Si parla tanto, ma si ascolta poco. La verità è questa.
Bisogna, ogni tanto, calarsi nei panni dell'altro. La solitudine ti porta a sbandare. Che se poi vuoi sbandare volontariamente, ok. Affari tuoi. Ma io la mia, almeno, l'ho detta.
Siamo tutti grandi e vaccinati. Ognuno fa la vita che vuole. Compie gli errori che si sente di compiere. Si butta in situazioni assurde quanto vuole.
Ma tutti, tutti, nessuno escluso, abbiamo bisogno di parlare.
Di parlare e di essere ascoltati. Di consigli e non di giudizi. Di abbracci e non di musi duri.
Sono io che sbaglio? Si? Bene, a me piace sbagliare, allora.

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#96 Così è la vita

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L'altra notte non riuscivo a dormire e pensavo alla vita. Pensavo all'imprevedibilità della vita.
Ti svegli col sole, e dieci minuti dopo piove. Spaccheresti il mondo, e all'improvviso ti senti un inetto. Hai un lavoro, dopo dieci giorni ti ritrovi a piedi. Ti alzi dal letto perfetta, prima di dormire ti accorgi del brufolo sul mento. Sei colmo di certezze, l'attimo dopo te le vedi crollare davanti come un castello di carta.
Ci sei, e l'attimo dopo non ci sei più. Stop. Fine dei giochi. Il nulla.
La verità è che l'altra notte non riuscivo a dormire perchè pensavo al mio amico che cinque anni fa è andato. Andato per sempre. Ci penso spesso, ma l'altro giorno era il suo compleanno e ho fatto una specie di rewind, arrivando a quando lui c'era sempre.
Io e lui non eravamo amici d'infanzia, legati da quel legame invisibile, ma giravamo nello stesso gruppo. Un gruppo pieno di ragazzi più grandi di noi. Di noi ragazzine alle prese con i primi amori. Noi che ci sentivamo una spanna sopra le altre ad andare in giro coi ragazzi più grandi. Ale era uno di loro. Lo vedevo poco, ma quando ci vedevamo trovava sempre un pò di spazio per me, per ascoltare le mie paranoie d'amore. Gli raccontavo del tipo che mi piaceva. Lui lo conosceva, e mi dava sempre un sacco di consigli. Per la maggior parte stupidi. "Guarda che ci vado a parlare io sennò, e gli dico che vuoi fargli questo e quello!". Commenti del genere che sfociavano sempre in risate copiose.
Aveva un cuore grande Ale. Era buono. Ogni volta che mi vedeva, mi correva incontro e mi abbracciava. Con il suo immancabile cappellino e la bottiglia della Corona in una mano. Mi riempiva di morsi, durante quegli abbracci. Ricordo che una volta mi lasciò un segno viola su una guancia, che sembrava mi avessero preso a botte.
Era un ragazzo buffo. Di quelli che se gli viene in mente di fare una pazzia la fanno subito. Come tingersi i capelli biondo platino con le punte blu. Quando lo vidi, quella sera, credevo stessi per soffocare dalle risate.
Bestemmiava. Cazzerola, se bestemmiava! Ma nemmeno per cattiveria. Lo faceva senza pensarci, così. Per sentirsi un pò più giusto. Una volta, il giorno dopo Natale, mi disse che era andato alla messa e non si spiegava perchè la chiesa non fosse crollata.
Quante cose che, adesso, non mi tornano in mente. Ma so che in una parte del cervello, nel cassetto destinato ai ricordi, ci sono. Magari nascoste sotto ad altri, impolverate, ma ci sono.
Non ricordo nemmeno se gli dissi che ce l'avevo fatta a guadagnarmi almeno un bacio da quel ragazzo.
Poi, una sera di settembre, il vuoto. Il nero. Una doccia fredda, gelata. Un gelo che mi sarei portata addosso per tutta la vita. Ale era morto. Ale si era piantato in un palo della luce con la macchina.
Le luci del lunapark divennero accecanti. I suoni assordanti. Il cuore batteva come un tamburo. Le lacrime scendevano insistenti. Piansi lì, dov'ero. Piansi in mezzo ad un sacco di persone, a volti sconosciuti.
Pensi che a te cose del genere non ti toccheranno mai, e invece poi ti ci ritrovi in un batter di ciglia.
Perdere un amico, un amico che ha sempre dimostrato di volermi bene davvero, ti cambia. Almeno, me mi ha cambiata. Mi ha fatto aggrappare alla vita con le unghie. Mi ha insegnato che le cose brutte, sono ben altre. Non un paio di scarpe da 300€ che non possiamo permetterci, o il vestito firmato, o la macchina bella.
Ho capito che, a volte, con il dolore devi imparare a conviverci. Fino ad accettarlo.
Non sono mai stata al cimitero. Mai. Mai in cinque anni. Perchè la sola idea di metterci piede mi spaventa da morire. Perchè, forse, ancora non l'ho capito. O non lo voglio capire, che lui non c'è più.
Però lo penso, ogni tanto. E credo che questo valga di più di una visita al cimitero.
Buon compleanno, amico mio. Anche se era ieri. Buon compleanno di nuovo. Avrei un sacco di cose da raccontarti, come un tempo. Ma so che sai già tutto. Perciò fai il bravo, e vedi di attendere un pò a me che ne ho bisogno. Ci manchi tanto. Davvero. Auguri di cuore.

Bagnoschiuma al profumo di monotonia

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Ho il blocco dello scrittore. Scrittrice. Scrittrice? Ma chi voglio prendere per il culo? 
Ho un blocco, per farla breve. E per questo mi ritrovo qui, con voi, con voi che siete quasi 150 -sticazzi!-, a parlare di bagnoschiuma.
Allora, presente i regali comandati? Quelli per il compleanno, per Natale. Quelli che fai con un nervoso addosso perchè non sai cosa comprare. Quelli che vanno fatti per forza, che nemmeno un'attacco alieno riuscirà a portarti via dal tuo infimo destino.
Voglio esser bella come lei!
Come vado in crisi per quel tipo di regalo, so che ci vanno anche gli altri. Come dargli torto! E tutti si cade nel banale e nello scontato! Si passa dai calzini a fantasie strane a sciarpine insulse. Dai guanti a t-shirt tristissime. Da pupazzini osceni a penne con sopra le piume (vi giuro, a me l'hanno regalata!).
E poi arrivano i bagnoschiuma. Si, quelli che profumano di fragola, di zucchero filato, di cocco, di brezza marina, di acqua del rubinetto, di polvere, di tubo di scarico. Ce n'è un pò per ogni esigenza.
Insomma, io ce l'ho tutti. O il mondo è banale, o io puzzo assai. Però non puzzo, vi giuro! Avrò tanti difetti, ma quello no! Avrò sempre i capelli sbaruffati, le mani tinte di pennarello/penna, le Converse a pezzi, ma sempre accompagnata da una nube profumata.
Grazie, anche, a tutta la gente che mi ha riempito casa di bagnoschiuma!
Quello che volevo arrivare a dire è che -non che puzzo!- ma che c'è della monotonia.
Che ormai tutto è sempre scontato. Che il modo per sorprendere la gente, ormai, è un'utopia. Che i regali comandati mi stan sulle palle. Che evidentemente i saldi in profumeria attirano tanta gente.
Voi compratori compulsivi di bagnoschiuma, per evitare ammattimenti, mi volete fare un regalo? Regalatemi un libro. Un libro qualsiasi. O Ian Somerhalder. Se mi regalate il secondo, sappiate che sarà un pò assai più gradito. E vi amerò forevàH.
Sto divagando.
Sto aspettando che inizi la 5° serie di The Vampire Diaries.
Sto divagando ancora.
Devo comprarmi un vestito superfigo per andare ad un matrimonio. Che belli i matrimoni! Ve l'ho mai detto che mi piacciono tanto?
Sto parlando a vanvera per riempire un pò questo post, lo ammetto. Ma ora me ne vado che mi aspetta Ale. Cioè Baricco.
Ma ricordatevi. Fate come me. Lavatevi sempre, mattino e sera.
Domani vedrò quanti unfollow.

#98 Gloriààà, manchi tu nell'ààària!

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No, tranquilli, oggi non parlo dei Pooh.
Datemi solo un minuto, un soffio di fiato, un attimo ancora.
Aperta e chiusa subito questa triste parentesi. Veniamo al nocciuolo della questione.
I momenti di gloria, seppur piccoli, insignificanti, futili e di poco conto, sono importanti per noi donne. Accrescono di un cicinino la nostra autostima. I miei sono stati pochi, chiaramente: essermi messa con Emme, l'aver preso al volo una delle bottiglie che Brandon Flowers si era portato sul palco, l'aver visto da lontano Travis Barker senza maglia, l'essere uscita psicologicamente illesa dalle superiori, l'aver fatto una pubblicità in radio da piccola -con Vu- ed un mio tweet messo fra i preferiti di Mariano Di Vaio.
Basta, credo. Bellini, eh?! Son sempre stata un pò sfigatella io. Ma poi bisogna dire che io mi accontento sempre di poco.
Insomma, questo post m'è venuto in mente stamattina alle 6. Si, perchè ero già sveglia per colpa del temporale. Pensavo che devo andare a comprarmi un vestito per un matrimonio, in settimana, e mi sono ritrovata a pensare all'Abercrombie. Più nello specifico, ai bischeri che ci lavorano.
Ecco, loro sono considerati il momento di gloria del 70% della popolazione lucchese (e non, forse).
Lo scorso anno una discotechina qui delle mie parti -dove noi vecchi andiamo il venerdì e, grazie a Dio, questi eventi insulsi ci sono di sabato- ospitò due modelli dell'Abercrombie. Io non partecipai, ma vidi gli stati porno che le donzelle pubblicarono il giorno dopo su Fb. Nemmeno avessero visto il Messia! E non erano neppure tutta questa gran cosa! Due bischeri, ehm, volevo dire ragazzi, che giravano ad addominali all'aria per il locale.
Il giorno dopo, foto  di gente in mezzo a questi due come immagini profilo, sguardi adoranti, occhi fuori dalle orbite, bava a litri per tutto il locale!
Ma per chi?!?! Chi sono questi?!?!?! 
Puoi metterci anche Igor di Frankenstein Junior! Gli dici che è un famoso modello di quella banda lì e vedrai folle urlanti e ragazzine arrapate che sventolano reggiseni e mutande e fanno file chilometriche per farci una foto!
Che poi questi, fatemi capire, devono per forza parlare in inglese? C'è gente che ci va un pò in crisi! Tipo mio zio, che entrò nel negozio e si trovò davanti un tipo in mutande con -3468365 sotto zero, che gli diceva "Ehi! What's up!". Lui ha risposto "Thank you!".
Capisco le quattordicenni. Sapete, gli ormoni. Ma la gente che ha la mia età!!! Che smatta come se non avesse mai visto un omino in tutta la sua vita!
La gloria per le donzelle è importante. Quei dieci miseri minuti di gloria ti cambiano la giornata.
Lupo ululà, castello ululì!
Il mio, quello in cui mi trasformerò in una gallina becera urlante, sarà ovviamente quando vedrò il Somerhalderone mio. Quindi non ci sarà mai, suppongo.
Che poi io vado anche troppo controcorrente. E non so se sono anormale o meno. Fattostà che il 90% dei miei stati su Fb sono amare frecciatine al mondo intero, che se non mi conosci vai subito a pensare che sono una vecchia barbogia moralista. Tutt'altro.
E' che il gregge non ha mai fatto per me. Sono una pecorella smarrita. Cioè, no! Una pecorella morbida che ha preso una strada diversa da tutte le altre. Perchè Lucca è un grande gregge, credetemi. Se uno inizia ad ascoltare i canti tipici tibetani, state pur sicuri che una settimana dopo il lucchese medio avrà tutta la discografia completa. Se qualcuno scopre che la vita monastica è ganza, Lucca diventerà un monastero buddista in men che non si dica!
Tipo (fatti accaduti realmente) prima c'è stato il boom di J-Ax. Tutti erano magicamente suoi fan dal 1945. Poi sono passati a Ligabue, a conoscere ogni sua canzone e ogni battuta dei suoi film. Poi FabriFibra. Poi Nesli.
Poi ho smesso di farci caso perchè sennò dovevo emigrare in Rwanda dallo schifo.

Insomma, beatevi dei vostri momenti di gloria che son belle cose!

#99 EsSERIE o non esSERIE?

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Avete notato la tristezza del titolo? No, davvero. Mi applaudo da sola per la tristezza.
Comunque, oggi post diverso dal solito!
Ovvero un post-tag sulle serie tv. Che sarà lungo, si. Ma voi dovrete arrivare fino infondo!
Notare l'uso dell'imperativo.
Ma ciancio alle bande, cominciamo!

La prima serie che hai seguito?
Dopo aver fatto i compiti con mia mamma, quando avevo circa 6/7 anni, correvo a guardare Beverly Hills-90210. Come, credo, tutti i fanciulli anni '90. Avevo una cotta segreta per David.

Serie anni '90 preferita?
Sabrina vita da strega. La guardavo sempre ogni pomeriggio a casa di nonna. Piazzata sul divano con un bel panino con la Nutella. E c'era pure il cartoneeee! Stendiamo un velo pietoso per il gatto.
E mettiamoci anche Dawson's Creek!
 


Serie anni 2000 preferita? 
Beh, il mio primo vero amore è stato Grey's Anatomy. Non mi stanco mai di guardarlo, anche se so tutte le puntate a memoria e piango ogni puntata. E poi ci sono dei dottori davvero sessy al Seattle Grece Hospital. Da Shepherd a Karev, da Sloan a Avery. Insomma, ad averceli dei dottorini così!

Serie preferita in corso?
Dààài, ormai lo sapete tutti! The Vampire Diaries. Prima detestavo quel genere. E lo detesto ancora, eh! Ma quella serie tv mi ha rapita. Io e la signora Vu siamo diventate così appassionate da passare intere serate chiuse nel suo salotto per gustarci ogni singola puntata. E poi c'è l'omo mio! Il Somerhalderone del mio cuooor! Aspetto in gloria la nuova stagione! Manca pocooooooooo!

Series creator preferito?
Non mi sto ad interessare al creator, a dirla tutta. Se una cosa è bella, meglio! Onore a lui!

Series creator più odiato?
Bohbohboh.

Relationship preferita?
Non dirò Elena e Damon, perchè Elena è una zoccola e non si merita cotanta bellezza. Mmmh, credo Freddie ed Effy di Skins. Oppure, Izzie e Denny di Grey's Anatomy.

Personaggio per cui hai una cotta vertiginosa?
Voi tutti sapete la risposta, vero? Damon Salvatore. A parte che è bello come non mai, ma adoro il suo sarcasmo. Da impazzire. Adoro le sue giacche di pelle da cattivo ragazzo. Adoro la sua aria tenebrosa e il suo spirito d'iniziativa (perchè se aspettiamo Stefan, arrivederci e grazie!). Aah, che uomo!
RESTO IO PER LO SHOW! IO IO IO!
Scusate!

Il peggior finale di sempre ed il migliore?
Il peggiore è stato quello di Lost. Mi son cascate le palle e rotolate via per sempre! 
Il migliore... Mmmh... Posso dire l'ultima puntata della 4° stagione di TVD? Grandissimo colpo di scena!
Non sto a chiacchierarci troppo, se poi qualcuno deve sempre vederli rischio la decapitazione!

Chi non ha saputo fermarsi?
Beautiful! Dio, la prima puntata è vecchia come il primo topo! E non ha una fine! Bastaaaaaaa!

Miglior episodio pilota?
Posso dire che aspetto The Original ;)

La cancellazione che ti ha spezzato il cuore?
Credo nessuna. Le serie tv che guardo/guardavo non sono state cancellate.

Personaggio preferito?
Damon, Klaus e Caroline per quanto riguarda TVD.
J.D di Scrubs.
Samantha Jones di Sex&The City.




 

Attore che sarà sempre il suo personaggio, non importa quello che farà dopo.
Zacc Braff. Per me è un folle così anche nella realtà!

Migliore theme song?
Questa! La adoro! Ma son di parte eh!

Preferisci guardare le serie quando sono finite o settimana per settimana?
Va bene tutto!

Serie che stai aspettando con più trepidazione?
La 5° di TVD. OVVIAMENTE!

La serie che ti ha cambiato la vita?
Skins mi fa sentire una persona normale. 

Serie per ridere?
Gandìa Shore. Lì c'è da ridere sul serio!

Serie per piangere?
Grey's Anatomy! Piango durante quasi tutte le puntate!

Story arc preferito?
Beh, più o meno quelle che guardo sono girate tutte in quest'epoca, diaciamo!

Hai mai pianto per un episodio?
Per tanti. Di tante serie. Fiumi di lacrime!

Uk o USA?
USA. Senza dubbio.

A quale personaggio assomigli?
Ho lo stesso sarcasmo di Damon. Ma non sono bella come lui!

Serie che non riesci a guardare perchè la detesti?
Tutte quelle italiane. Pessime a dir poco.

E questa era l'ultima domanda. So che siete felici. Ma se siete arrivati fin quaggiù, sappiate che vi voglio bbbene assai!

#100 E venne il giorno! (SPOILER 5x01 di TVD)

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Il 3 ottobre 2013 è finalmente uscita la prima puntata della 5° stagione di The Vampire Diaries.
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Grazie ad un ragazzo dal cuore tenero, sono riuscita anch'io a guardarmela. Anche se con i sottotitoli che mi disturbano, ma meglio di nulla.
Vediamo un pò cos'è successo.

La puntata si apre con una porchissima Elena che si pipa quel pezzo di figliolo di Damon. Così. Non ti danno nemmeno il tempo di ricordarti che, alla fine, si era messa con lui facendo di nuovo del male a quel povero cristo di Stefan.
 
La signorina mipipotuttiifratelliboni racconta la sua estate, prima di partire per il college con Caroline, alla povera Bonnie buon'anima. Omettendo le grandi scopate che si fa. Sta zoccola oh!
Quello che sicuramente se l'è spassata più di tutti è senza dubbio Matt. L'unico rimasto umano. Infatti lo vediamo in un gigante letto di Amsterdam (o Praga, non si sa) in mezzo a Rebekah -che si fa allegramente, nonostante all'inizio avessero detto "niente legami"- e ad una certa Nadia. Donzella che, poi, gli si ritorcerà contro. Prima il piacere, poi te lo butto nel fiocco.
   
Elena e Caroline partono per il college, lasciando Jeremy nelle mani -bon per lui- di Damon. Megan, la loro compagna di stanza, muore durante una festa. Grande parte! Ma ora le due pettegole devono ficcanasare per forza nel caso, come sempre, per una foto sul cellulare di Megan che la ritraeva insieme al papà di Elena. Espulsione subito il primo giorno per Jeremy che, poverino, viene deriso da alcuni bulletti. Che per poco non fa finire in coma. Quando ce vò ce vò!
Gran ritorno anche della nuova umana della situazione: la signorina Pierce in casa Salvatore, che pare ormai essere il rifugium peccatorum. Capelli peggio di Caparezza dopo essere passato nella Grotta del vento, unghie scheggiate, debole come non mai, cerca la protezione di Damon. Di fatti, poco dopo, arriva Silas e tenta di farla fuori.
 
Silas parla con Damon. Le cose son chiare: vuole Jeremy e Katherine, che nel frattempo se l'erano data a gambe. Nel ritornare indietro, per colpa di quella vacca di Katherine, fanno un incidente piantandosi in un palo della luce. Ebbrava mongola! Sei anche umana ora! Lei scappa, lasciando il povero Jeremy a terra. Dopo poco arriva Damon a soccorrere il povero ragazzo. Che uomo. Che eroe! E questa è stata la scena più tenera di tutta l'intera puntata.
Jeremy si riprende! Alleluja! Nel frattempo Silas riesce ad asservire una folla di gente, ordinandogli di trovare Katherine. E uccide inoltre il papà di Bonnie. Scena tristissima, perchè lei era lì ma, essendo morta, suo padre non poteva vederla. Povera Bonnie, tutte a lei.
E Stefan? Stefan, poveraccio, è sempre rinchiuso in una cassa in mezzo al lago o quel che è. Che si trastulla con le visioni che la mente gli proietta davanti. Vi prego, tiratelo fuori di lììììììììììì!

Beh, che dire. Mi è piaciuta da morire. Se continua così, tutta la serie sarà un successone. Attendo la seconda puntata con ansia.
E dopo questa recensione, chiamiamola così, alla cazzo di cane, vi saluto!
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